Se pensi al Friuli non puoi prescindere dal volare con la fantasia ai buoni, freschi, bianchi aromatici. Come questo Sauvignon, proposto da Castello di Spessa. Collio DOC, in questo caso le uve provengono dall'area di Capriva del Friuli, dove i terreni, tipici per la regione, si definiscono Ponca e sono in buona parte responsabili della grande eleganza dei vini prodotti qui. Vinificazione super accurata in assenza di ossigeno per valorizzare al meglio il ricco bouquet di profumi dell'uva di partenza, la fermentazione avviene, a temperatura controllata, in vasche di acciaio. Quindi, al termine della trasformazione, il vino riposa, sempre in vasche di acciaio, fino a fine marzo sulle proprie fecce fini, acquisendo spessore e complessità. Segue l'imbottigliamento e un ulteriore periodo di riposo in cantina prima della definitiva messa in commercio. Giallo paglierino con sfumature verdi, al naso sorprende (positivamente) per la decisione del suo bouquet, con note di pesca, pompelmo e agrumi, accompagnate dai tipici sentori floreali della varietà. In bocca è ampio, fresco e verticale. Un perfetto esempio di Sauvignon friulano, ottimo con i crostacei, i risotti e con pesci saporiti.
La regione è il Friuli Venezia Giulia. La cantina è quella del Castello di Spessa. Siamo, sia chiaro, in una delle aree vinicole più prestigiose d'Italia e in una delle aziende vinicole più qualitative del territorio. Le origini della cantina risalgono alla fine degli anni ’70, quando Loretto Pali acquistò una tenuta di circa 60 ettari nella zona dell’Isonzo. Nel 1987, poi, la proprietà si è ulteriormente ingrandita, grazie all'acquisizione del Castello e di ulteriori 28 ettari di vigneti, questa volta nel Collio goriziano, a Capriva del Friuli. Tutti i vini del Castello di Spessa sono prodotti a partire da vigneti di proprietà, dove dominano i vitigni tipici del territorio con: Ribolla Gialla, Friulano, Sauvignon Blanc, Chardonnay, Pinot Grigio, Pinot Bianco, Pinot Nero, Merlot e Cabernet Sauvignon. I vini, poi, vengono affinati nelle cantine medievali e nel bunker, scavato sotto al castello durante la Seconda Guerra Mondiale (e scoperto solo nel 1987 durante una ristrutturazione). Situato a circa 18 metri di profondità, a una temperatura costante di 14 gradi, il bunker è il luogo ideale per l’affinamento dei pregiati vini della Tenuta.