Considerato uno dei più nobili tra i vitigni a bacca rossa a livello mondiale, il Pinot Nero fa parte dei vitigni internazionali di origine francese, ampiamente coltivato in tutto il mondo. Chiamato anche Pinot Noir, è un’uva complessa, dalla maturazione precoce e molto sensibile al terroir.

1. Pinot Nero: storia del vitigno

Il Pinot Nero è un vitigno a bacca scura originario della Borgogna, in Francia, dove con ogni probabilità viene coltivato da oltre 2.000 anni. Fa parte di una famiglia di vitigni che conta più di 1.000 varietà, tra cui le più note sono Pinot Bianco e Pinot Grigio.

2. L’origine del nome

Il suo nome deriva da “pigna”, in riferimento alla forma del grappolo, allungata e con i grappoli molto vicini gli uni agli altri, proprio dalla forma simile a una pigna.

3. Le caratteristiche ampelografiche del vitigno

Ogni vitigno ha delle caratteristiche ampelografiche che ne definiscono l’aspetto. Il Pinot Nero ha una foglia media, orbicolare e trilobata; il grappolo, invece, è compatto, corto e cilindrico, caratterizzato da acini di dimensione medio-piccola con buccia sottile di colore blu-nero.

4. Dove si coltiva il Pinot Nero in Italia?

Una delle zone dove più si coltiva questa tipologia di uva è senza l’Alto Adige, territorio privilegiato grazie alla buona esposizione, ai terreni calcareo-argillosi e alle brezze proveniente dal Lago di Garda. Il Pinot Nero è vinificato con grande successo anche in Lombardia, in Veneto, in Toscana e in Sicilia.

5. Il Pinot Nero in Europa

Naturalmente, la terra d’eccellenza del Pinot Nero è la Francia, in particolare la Côte d’Or, dove si producono i migliori esemplari al mondo, e la Champagne, dove viene utilizzato spumantizzato in bianco. Nel resto d’Europa, trova espressione in Germania, Austria, Svizzera e Romania.

6. La diffusione del Pinot Nero nel mondo

Il Pinot Nero è molto diffuso negli Stati Uniti (Oregon e California), dove alcuni produttori sono arrivati a spostare la cantina anche di molti chilometri, pur di cimentarsi con questo vitigno capriccioso in un territorio adatto alla sua coltivazione.

Non solo però: lo si coltiva anche in Canada, in Sudafrica, in Australia e in Nuova Zelanda. Proprio in Nuova Zelanda nasce il "Pounamu" Special Selection Pinot Noir 2019, un vino fresco ed elegante che nasce in un luogo magico.

7. Pinot Nero: vinificazione in bianco

Il Pinot Nero ha la caratteristica di poter essere vinificato sia in bianco che in rosso. In particolare, vinificato in bianco, è usato come base per i migliori Champagne e Spumanti Metodo Classico, come per esempio nel caso di "Le Haut Betivard" Champagne Brut.

8. Pinot Nero: vinificazione in rosso

Vinificato in rosso, invece, rappresenta una sfida: in condizioni ottimali, infatti, è in grado di originare alcuni tra i vini rossi più fini, eleganti e complessi al mondo. D’altronde, si tratta di un vitigno piuttosto delicato, caratterizzato da una maturazione precoce. Predilige i terreni calcarei e i climi non troppo caldi, dove maturerebbe troppo velocemente.

9. Pinot Nero: le caratteristiche organolettiche

Il Pinot Nero è uno dei rossi più eleganti della Borgogna, vino di notevole personalità, prodotto in Italia soprattutto in Alto Adige, da uve considerate tra le più nobili del panorama enologico mondiale. Dotato di una media struttura, il Pinot Nero non possiede quel colore scuro che contraddistingue diversi vini rossi italiani, a causa della buccia sottile degli acini utilizzati come materia prima: le sfumature variano, quindi, dal rosso rubino al rosso aranciato intenso.

10. Come abbinare il Pinot Nero al cibo?

Vino complesso e profondo che spicca per acidità ben si abbina con le pietanze montane, come per esempio le tagliatelle con i funghi oppure i tagliolini al tartufo, passando per i risotti.

E ora che conosci questo vitigno così particolare, non restare che scegliere i migliori Pinot Nero selezionati per te dagli esperti di Svinando!