Il nome del vitigno erbaluce deriva dall’espressione latina alba lux, che sintetizza con precisione la sorprendente luminosità dei grappoli, caratteristica che ritroviamo in questa denominazione in tutte le sue tipologie.
Vi sono tracce scritte sull’erbaluce che risalgono agli inizi del 1600, in particolare in alcuni testi di Giovan Battista Croce, gioielliere, che paragona gli acini di erbaluce a brillanti pietre preziose: “Erbalus è uva bianca così detta, come Alba luce, perché biancheggiando risplende: fa li grani rotondi, folti e copiosi, ha il guscio o scorza dura: matura diviene rostita e colorita e si mantiene sulla pianta assai”.
Caluso è il cuore della DOCG Erbaluce di Caluso. Si trova nel cuore del Canavese, l’area del Piemonte che si estende tra la Serra di Ivrea, il Po, la Stura di Lanzo e le Alpi Graie, tra la provincia di Torino e la Valle d’Aosta. È un comune di 7.667 abitanti e comprende quattro frazioni, Rodallo, Arè, Vallo e Carolina, e tre cascinali maggiori, Molliette, Borgata Cascina Nuova e La Tavalina. L’origine di Caluso risale al tempo dei Salassi, in epoca pre-romana. Il nome deriva dal latino "oppidum clausum", che significa città forte-chiusa: i romani scelsero questo nome in riferimento alle mura fortificate che circondavano l’area, di grande importanza strategica a quel tempo. Caluso è sede dell'Enoteca Regionale del Piemonte e dell'Istituto professionale di Stato per l'Agricoltura e l'Ambiente "Carlo Ubertini".
Premiato con la denominazione d’origine controllata sin dal 1967, l’Erbaluce ottiene la denominazione d’origine controllata e garantita nell’ottobre del 2010. Si sposa bene sia con piatti delicati a base di verdure, sia con i fritti di carne e di pesce, per non parlare in abbinamento ai formaggi freschi.
Caratteristiche organolettiche del vino Erbaluce di Caluso DOCG
Di colore giallo paglierino carico, al naso è spiccatamente floreale e fine. In bocca secco e fresco, conferma la finezza e la florealità. La sua struttura di personalità lo eleva tra i grandi bianchi piemontesi.
Zone di produzione del vino Erbaluce di Caluso DOCG
È prodotto nei comuni di Agliè, Azeglio, Bairo, Barone, Bollengo, Borgomasino, Burolo, Caluso, Candia Canavese, Caravino, Cossano Canavese, Cuceglio, Ivrea, Maglione, Mazzè, Mercenasco, Montalenghe, Orio Canavese, Palazzo Canavese, Parella, Perosa Canavese, Piverone, Romano Canavese, San Giorgio Canavese, San Martino Canavese, Scarmagno, Settimo Rottaro, Strambino, Vestignè, Vialfrè, Villareggia, Vische, Moncrivello, Roppolo, Viverone e Zimone.
Vitigni consentiti
È consentito esclusivamente l’uso di uve erbaluce al 100%.
Norme di produzione
- Terreni: prevalentemente collinosi
- La produzione massima di uva deve essere di 11 t / ha, con resa al 70%
- Il titolo alcolometrico volumico naturale minimo deve essere di 10% vol.
- È consentita la criomacerazione delle uve, ovvero sottoponendo i grappoli deraspati ad un particolare processo di refrigerazione al momento del conferimento delle uve in cantina
- Tutte le operazioni di vinificazione, invecchiamento e imbottigliamento, devono essere effettuate nella zona DOCG
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